di Elisa Gardini
Taylor Swift non è solo una popstar, è un’epoca. Anzi, tredici. Tredici come le “Eras” che hanno definito la sua carriera e che oggi prendono forma in un omaggio senza precedenti: 13 statue di cera realizzate da Madame Tussauds, ognuna ispirata a un diverso momento della sua straordinaria evoluzione artistica.
Dagli esordi country alle vette del pop globale, passando per momenti intimi, provocatori, eleganti o ribelli, queste statue celebrano non solo una cantante, ma un intero immaginario condiviso da milioni di fan in tutto il mondo.
Taylor Swift ha iniziato la sua carriera a 14 anni a Nashville. Da lì, una scalata vertiginosa:
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Con “Love Story” e “You Belong With Me” ha rivoluzionato il country-pop;
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Con “Red”, “1989” e “Reputation” è diventata una hitmaker globale;
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Con i più introspettivi “Folklore” e “Evermore” ha conquistato anche la critica più esigente;
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E con “Midnights” ha riscritto la storia della Billboard Hot 100, occupando tutte le prime dieci posizioni in una sola settimana.
Nel frattempo, il suo The Eras Tour è diventato il concerto più seguito e discusso degli ultimi anni. Un evento più culturale che musicale.
Ogni statua è un frammento di un’epoca Swift. Realizzate in oltre un anno da un team di 40 artisti, le figure saranno esposte in 13 città del mondo: da New York a Londra, da Sydney a Shanghai, passando per Nashville, Amsterdam, Orlando, Budapest, Hong Kong e molte altre.
I look? Una carrellata di stili che i fan conoscono a memoria:
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L’abito lilla di Speak Now
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La mini dorata di Fearless
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Il catsuit scuro di Reputation
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Il romantico Etro giallo per Evermore
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La giacca di tinsel per Midnights
Ogni dettaglio è stato curato per restituire la magia di quegli attimi sul palco.
La celebrazione non si ferma qui. L’estensione del The Eras Tour proseguirà in autunno con nuove tappe in Asia e America Latina. Nel frattempo, Taylor lavora a un progetto top secret: si vocifera di un film-concerto, una colonna sonora o forse un nuovo album in arrivo entro la fine del 2025.
A conferma che il fenomeno Swift è tutt’altro che in fase calante. È un crescendo.
Le tredici statue non sono solo una trovata estetica. Sono il ritratto fisso di una trasformazione continua. Taylor Swift ha attraversato la musica come poche altre artiste: si è riscritta, reinventata, esposta, difesa e celebrata. È diventata non solo un modello musicale, ma un archetipo moderno di indipendenza, narrazione e visione.
Foto avrilllllla con licenza BY-SA 2.0

