Categoria: In Evidenza, RSD News

di Elisa Gardini

Non basta una macchina da presa per raccontare la storia dei Beatles. A volte serve una batteria. E una voce che dica: “Fermi tutti, questo non è vero”.

È quanto accaduto con Ringo Starr che ha deciso di intervenire direttamente sul film biografico in lavorazione su di lui, parte del mastodontico progetto “The Beatles – A Four-Film Cinematic Event” firmato dal premio Oscar Sam Mendes. Dopo aver letto la prima stesura della sceneggiatura, il leggendario batterista ha chiesto un confronto faccia a faccia con il regista. Due giorni di chiacchierate intense, in cui Ringo ha voluto rimettere al centro la verità, soprattutto su un tema a lui molto caro: il rapporto con la prima moglie Maureen Starkey.

Era scritto bene, certo. Ma alcune cose non rispecchiavano affatto com’erano andate davvero”, ha raccontato Starr, “e io ho detto: non lo avremmo mai fatto”.

Una correzione non da poco. Mendes e il team hanno accolto i suoi suggerimenti, dimostrando grande rispetto per l’artista e per l’autenticità del racconto. Non si tratta di un capriccio da rockstar, ma di un contributo importante alla costruzione di un’opera che si propone di raccontare con sincerità quattro vite leggendarie.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da The Beatles (@thebeatles)

Barry Keoghan, fresco di candidature importanti e volto intenso del cinema contemporaneo, interpreterà il giovane Ringo. E pare che tra i due si sia già creato un forte legame umano come confermato anche dal batterista.

Il progetto, prodotto da Sony Pictures con il benestare della Apple Corps Ltd. e con il pieno supporto di Paul McCartney e Ringo stesso, è in fase di sviluppo. L’uscita è prevista per il 2028 e i quattro film – uno per ogni Beatle – avranno un punto di vista unico, capace di intrecciare le storie personali in un affresco collettivo.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da The Beatles (@thebeatles)

Con questa operazione, per la prima volta nella storia, i Beatles raccontano davvero sé stessi. E lo fanno con la musica originale, le emozioni, le fratture e i sorrisi che hanno segnato un’epoca.