di Elisa Gardini
Potrebbe presto prendere forma un film sulla vita di Lucio Dalla, una delle voci e delle penne più amate della musica italiana. La notizia arriva non da Bologna, città natale del cantautore, ma da Los Angeles, dove vive e lavora il produttore indipendente Niels Juul.
A ottobre la sua casa di produzione, No Fat Ego, aprirà due sedi in Italia, a Roma e a Milano, con l’obiettivo di realizzare tra i quattro e i sei lungometraggi l’anno. E tra i primi progetti all’orizzonte potrebbe esserci proprio un biopic dedicato a Dalla.
Un indizio importante va cercato nei diritti di “Lucio c’è”, il libro pubblicato da Mondadori e firmato da Marcello Balestra, amico e storico manager dell’artista, che la produzione americana ha già acquisito.
Juul, che ha raccontato di avere un legame profondo con l’Italia fin da giovane, ha spiegato: “Ho sempre ammirato lo spirito creativo italiano, sia nella moda sia nel cinema. Sono stato fortunato a incontrare giganti come Giorgio Armani e Vittorio Cecchi Gori. Ora non vedo l’ora di portare storie italiane nel mondo, collaborando con i migliori produttori locali”.
Tra i progetti già annunciati da No Fat Ego c’è “Il leone di Orvieto”, film biografico su Giancarlo Parretti, il cameriere italiano che negli anni ’90 arrivò a diventare proprietario della MGM, prima di essere estromesso e incriminato.
Se le voci venissero confermate, il biopic su Lucio Dalla potrebbe essere uno dei titoli più attesi del prossimo futuro, pronto a raccontare sul grande schermo la musica, le fragilità e la genialità di un artista che ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana.