Ci sono band che attraversano decenni senza perdere un colpo, e poi ci sono i Green Day, che oltre a restare sulla cresta dell’onda per oltre 30 anni riescono anche a piazzarsi sul celebre cammino delle stelle di Hollywood. Sì, proprio loro: Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e Tré Cool hanno finalmente ricevuto la stella sulla Walk of Fame, entrando ufficialmente nella costellazione degli immortali della musica.
A presenziare alla cerimonia c’era anche un ospite inaspettato, Ryan Reynolds. Salito sul palco con il suo consueto sarcasmo, l’attore ha scherzato: «Come molti di voi sanno, io sono il volto moderno del punk». L’affermazione, accolta con sorrisi di circostanza, si è trasformata presto in un aneddoto sorprendente: mentre girava Deadpool & Wolverine a Londra nel 2023, Reynolds ha scelto “Good Riddance (Time of Your Life)” per i titoli di coda del film dopo averla ascoltata in un bar. «Ho notato che le persone intorno a me hanno cambiato atteggiamento ascoltandola. Quel brano ha qualcosa di magico», ha detto. E come dargli torto?
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I Green Day sono uno di quei gruppi che non solo hanno segnato un’epoca, ma l’hanno proprio scritta. Dal debutto con “Dookie” nel 1994, che li ha lanciati come icone del punk rock mondiale, ai successi planetari come “Basket Case”, “When I Come Around”, “American Idiot”, fino alle ballate emotive come “Wake Me Up When September Ends”, la band californiana ha attraversato generazioni, mantenendo uno stile inconfondibile e una coerenza che oggi vale oro.
“American Idiot”, in particolare, è stato un punto di svolta: uscito nel 2004, non solo è stato un successo commerciale ma anche un manifesto politico e sociale, tanto da diventare un musical di Broadway. E pensare che tutto è cominciato nei garage della East Bay di San Francisco, con tre ragazzi che suonavano punk come se non ci fosse un domani…
Ricevere una stella sulla Walk of Fame non è solo un premio, è un riconoscimento culturale. È dire: “Hai lasciato il segno”. E i Green Day quel segno lo hanno lasciato su più fronti: dalla musica ai video, dai live infuocati agli impegni sociali. Con uno stile diretto, politicamente carico e sempre con un piede nell’ironia, il trio ha saputo reinventarsi senza mai tradire le proprie radici.
Durante la cerimonia, Billie Joe ha ringraziato i fan con il suo solito mix di cuore e disincanto: «Siamo qui per la musica, ma soprattutto per voi. È incredibile pensare che tutto questo sia iniziato con tre ragazzini che volevano solo fare casino in una sala prove».