Categoria: RSD News

Non doveva essere affatto facile convivere al fianco di personalità ipertrofiche come quelle di Syd Barrett, Roger Waters e David Gilmour: Richard Wrigth lo sapeva, e infatti scelse, in quella che è stata una delle più grandi band di tutti i tempi, di ritagliarsi un ruolo solo all’apparenza defilato. La sua discrezione, però, non gli ha impedito di giocare un ruolo fondamentale nella costruzione del sound dei Pink Floyd: “Era gentile, umile e riservato, ma la sua voce e le sue parti sono state delle componenti magiche del nostro sound: per quanto mi riguarda, i momenti migliori dei Pink Floyd sono quelli dove la sua presenza era massima”, lo ha ricordato David Gilmour il 15 settembre del 2008, in occasione della sua morte.