Categoria: RSD News

“Quando sento qualcuno parlare di sé autodefinendosi ‘artista’ provo un sentimento immediato di antipatia misto a compassione. Un po’ come quella volta che un tipo presentandosi mi disse: ‘Io sono un poeta’”, scrive Samuele Bersani sui social. Non lo menziona mai, e non fa accenno alla vicenda del concerto a Olbia. Ma la riflessione sull’abuso del termine “artista” alla quale il cantautore romagnolo si è lasciato andare arriva nel bel mezzo della polemica legata a Salmo, all’esibizione del rapper sardo con regole pre-pandemia a Olbia.E alle sue dichiarazioni: “Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole”, ha scritto sui social Salmo, rispondendo ai vari colleghi – da Fedez a Alessandra Amoroso – hanno preso immediatamente distanza dalla sua mossa.Ora, lo sfogo di Bersani, trent’anni di carriera alle spalle durante i quali i suoi album, da “C’hanno preso tutto” del ’92 a “Cinema Samuele”, uscito l’anno scorso, hanno conquistato importanti e prestigiosi riconoscimenti, su tutte le cinque Targhe Tenco (l’ultima proprio con “Cinema Samuele”). “Ci pensino poi gli altri magari a chiamarti così, sempre se te lo meriti”, scrive Bersani alla fine del suo post.