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Il 2023, tra le altre cose, sarà anche l’anno del ritorno di Bruce Springsteen in concerto in Italia. Sono tre i live che il musicista del New Jersey terrà nel nostro paese: il 18 maggio a Ferrara, il 21 maggio a Roma e il 25 luglio a Monza. Tutto bene, tutti contenti. Non proprio. Il primo dei concerti italiani del Boss, quello al Parco Bassani di Ferrara, è oggetto di dibattito e polemica nel consiglio comunale della cittadina estense.

Come riportato in un articolo del Corriere della Sera a firma Pietro Tabarroni, l’evento che avrà luogo nell’antica riserva di caccia degli Estensi, un’oasi verde, il trambusto che porterebbe un concerto rock andrebbe a disturbare gli uccellini che a maggio nidificano e tutto l’ecosistema del parco, come nelle parole spese dalla consigliera comunale Anna Ferraresi. Il consiglio comunale non pare essere del medesimo avviso e conferma che il concerto si farà.

Il concerto è praticamente sold out, sono 44.000 i tagliandi venduti. La polemica sulla convenienza o meno di organizzare un evento di tale portata in un parco è scoppiata quasi immediatamente dopo l’annuncio dell’evento del maggio 2022, tanto che una petizione lanciata sulla piattaforma Change.org ha già raccolto circa 43.000 firme per spostare il live di Bruce Springsteen e della sua E Street Band in un altro luogo.

L’evento preoccupa non poco i gruppi ambientalisti che hanno formato il comitato, ‘Save the Park’, su iniziativa di Marianna Suar e Gian Gaetano Pinnavaia, che ha suggerito alla amministrazione comunale di spostare l’evento poiché, “Non ci sono modi per rendere l’evento ecosostenibile, nel parco. L’aeroporto è disponibile, spostiamolo lì. Quell’area potrebbe trasformarsi in una Campovolo per Ferrara”.

A fornire una risposta alle preoccupazioni del fronte ambientalista, spiegando la strategia di contenimento dell’impatto ambientale che metterà in atto il comune, sarà l’assessore alla Cultura e alla Civiltà ferrarese, Marco Gulinelli. La giunta comunale presieduta dal sindaco della città Alan Fabbri ha fornito pieno sostegno all’evento, nel “pieno rispetto delle esigenze ambientali. La scelta è ricaduta sul parco Bassani” – fa sapere il primo cittadino -”proprio per le peculiarità dello spazio. Nell’era post-Covid, le produzioni coinvolte, sia quella americana sia quella italiana, hanno preferito scegliere un luogo in cui non si possa creare della calca. Inoltre, la capienza sarà circa la metà di quella per gli analoghi concerti del Boss di Roma e Monza”.Queste rassicuranti parole non convincono la compagine ambientalista ferma sulle posizioni di Anna Ferraresi che ha lanciato l’allarme solo qualche giorno dopo l’annuncio del concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, “lo scorso 28 maggio con una mozione per chiedere lo spostamento del concertone. Qui amiamo il Boss, ma il parco non è il luogo giusto. Il Bassani è un polmone ed è stato la tenuta di caccia degli Estensi. Negli anni, quasi cinquanta, è stato ripopolato da avifauna e uccelli migratori, che nidificano proprio a maggio, quando dovrebbe suonare Springsteen. La sensazione è che non lo sposteranno, sono decisi ad andare fino in fondo. Eppure, si rischia anche il penale per chi reca danno alla fauna. Sono stata contattata dai comitati di Monza, dove si svolgerà un concerto analogo, hanno apprezzato l’iniziativa”.