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Chi avrebbe mai immaginato Norah Jones in versione winemaker? Eppure è successo davvero. La cantautrice americana, che dal 2002 ad oggi ha venduto più di 53 milioni di dischi e conquistato il mondo con hit come “Don’t Know Why”, “Sunrise” e “Come Away With Me”, ha deciso di aprire un nuovo capitolo della sua carriera: una linea di vini tutta sua.

Si chiama “This Life”, proprio come una canzone del suo album del 2020 “Pick Me Up Off the Floor”, e nasce da una collaborazione con Maison Wessman, azienda vinicola nel sud-ovest della Francia, di cui Norah è ora comproprietaria.

“Il vino è un mondo nuovo e divertentissimo”, racconta ridendo, spiegando che tutto è nato da una semplice… bottiglia di rosé. L’imprenditore islandese Robert Wessman, fan storico della sua musica, le ha inviato un rosé speciale prodotto nel suo castello del XII secolo per convincerla a unirsi alla sua avventura. “Ho bevuto quel rosé, ed era davvero delizioso”, confessa Norah.

La linea “This Life” debutta con due vini che rispecchiano perfettamente i gusti dell’artista: Rosé 2024 dal sud della Francia (17 dollari) e Crémant Brut di Chardonnay dalla zona di Limoux, celebre per le bollicine di qualità (25 dollari).

Norah ammette di non essere un’esperta ma negli anni, tra cene, tour e brindisi post-concerto, ha imparato cosa la fa innamorare di un vino: bianchi freschi come Grüner Veltliner e Gavi, rossi morbidi senza tannini troppo aggressivi, come il Rioja.

E nelle sue tournée europee, soprattutto in Italia e Francia, ha perfezionato il suo palato, scoprendo un amore autentico per l’enogastronomia mediterranea. “È impossibile dire di no a un buon bicchiere mentre mangi pollo arrosto o pasta fresca“, scherza.

Durante il processo di creazione dei vini, Norah ha lavorato fianco a fianco con Wessman e con il celebre enologo Michel Rolland, consulente della tenuta dal 2016. Per lei, assemblare un vino è stato “un po’ come scrivere una canzone”: seguire l’istinto, lasciarsi trasportare dalle emozioni, combinare note e sapori fino a creare l’armonia perfetta.

Nel castello della tenuta c’è anche un pianoforte a coda: spesso, dopo le degustazioni, la cantautrice suona e canta fino a notte fonda con il team. “È un posto magico“, racconta Wessman, che sogna di trasformare la proprietà in un vero eco-villaggio con ristoranti, orti biologici, foresterie e concerti settimanali.

Maison Wessman, con oltre un milione di bottiglie prodotte, è oggi una delle realtà vinicole più importanti del sud-ovest della Francia e punta a diventare un nuovo punto di riferimento per qualità e innovazione.

Norah è già al lavoro sui suoi primi bianchi e rossi firmati “This Life”, che arriveranno l’anno prossimo. Se il buongiorno si vede dal rosé… sarà un’ottima annata.