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Dopo una lunga attesa, arriva la decisione su Eurovision 2022: la manifestazione si svolgerà a Torino.

Una lunga attesa per l’annuncio

La decisione era attesa per la fine di agosto, salvo poi essere rimandata più volte fino ad arrivare ad ottobre inoltrato. A settembre un teaser dell’account ufficiale della manifestazione – che ha fatto discutere per l’associazione stereotipata tra l’Italia e la pizza. Poi ieri, 7 ottobre, un altro teaser su Twitter,  che giocava su quello che per i fan della manifestazione era diventato un tormentone “Host city when?”.

In queste settimane è emerso che il processo decisionale si è rivelato più complesso del previsto, con indiscrezioni che nel frattempo trapelavano e davano per favorita questa o quella tra le cinque città ancora in lista (Bologna, Torino, Milano, Rimini e Pesaro), alcune delle quali sotto elezioni amministrative con sindaci nuovi o da riconfermare.

Come è stata scelta la città

La città è stata scelta con un lungo processo iniziato tre mesi fa, con un bando di Rai ed European Broadcasting Union (l’associazione dei broadcaster che organizza Eurovision) diffuso lo scorso 7 luglio con una serie di parametri molto precisi per logistica, accoglienza e struttura ospitante.

Avevano aderito ben 17 città, tra cui i principali capoluoghi di regione, a cui si erano aggiunte città come Sanremo (che faceva leva sulla continuità con il Festival, pur essendo privo di una struttura adattabile) e nomi imprevisti e improbabili come Palazzolo Acreide o Acireale.
Ai primi di agosto erano state ridotte a 11, poi a 5, con la rumorosa esclusione di Roma dalla cinquina finale. Ma se Bologna, Torino e Milano erano apparse fin da subito favorite, le speranze della capitale erano sembrate subito molto deboli, per via dell’inadeguatezza della struttura per la manifestazione.

Alla fine l’ha spuntata Torino.