di Elisa Gardini
A quarant’anni dall’uscita di “Running Up That Hill”, Kate Bush torna a far parlare di sé con un’iniziativa che unisce arte, solidarietà e musica. La cantautrice britannica, pioniera del pop sperimentale, ha invitato 52 artisti visivi a creare opere ispirate alla sua celebre canzone, il cui ricavato sarà devoluto a War Child, l’organizzazione che sostiene i bambini coinvolti nei conflitti di tutto il mondo.
L’iniziativa coincide con il 40° anniversario di “Hounds of Love”, l’album che nel 1985 consacrò Kate Bush come una delle artiste più innovative della scena musicale internazionale.
Le opere saranno esposte a Londra, presso la Iconic Images Gallery, e successivamente messe all’asta online su Givergy, con offerte che partiranno da 100 sterline.
Parlando dell’iniziativa, Kate Bush ha spiegato: “Tutte le guerre lasciano cicatrici terribili, ma sono i bambini a soffrire di più. Il loro passato, presente e futuro si dissolvono nella paura e nell’incertezza. È più importante che mai sostenere il lavoro di War Child, che fornisce aiuti immediati ai bambini colpiti da conflitti in luoghi come Ucraina, Gaza, Sudan e Siria”.
Un gesto di grande sensibilità da parte di un’artista che, fin dagli esordi, ha sempre fatto dell’emozione e della profondità i tratti distintivi della sua musica.
Tra le curiosità che riguardano Kate ricordiamo che il brano in questione, “Running Up That Hill” è tornata ai vertici delle classifiche mondiali nel 2022 grazie alla serie Netflix “Stranger Things”, conquistando anche una nuova generazione di ascoltatori.
Kate Bush è stata la prima donna nella storia del Regno Unito ad arrivare al numero uno con un singolo scritto e prodotto interamente da lei (Wuthering Heights, 1978).
Schiva e riservata, non si esibisce dal vivo dal 2014, ma la sua influenza su artiste come Florence Welch, Tori Amos e Billie Eilish resta fortissima.