È stato davvero un lungo mare quello attraversato da Ivano Fossati (che oggi compie 67 anni) in quasi 40 anni di carriera. Un mare di musica, parole, emozioni, arguzia, intelligenza. Un mare alle volte in tempesta e alle volte piatto. Un mare in cui si è passati dal prog al rock, dalla musica d’autore a quella latino-americana. Sempre con eleganza e con straordinaria coerenza etica e professionale.
Difficile, quindi, ripercorrere in poche righe la sua carriera. Sarà, di conseguenza, più utile concentrarci su uno dei nuclei tematici maggiormente presente nella sua poetica, quello del viaggio. Con una inevitabile buona dose di essenzialità, possiamo dire che gran parte delle canzoni di Fossati ruotano attorno a tre grandi aree tematiche (presenti fin dalla sua prima pubblicazione da solista, “Il grande mare che avremmo traversato”): l’amore, il mare e, appunto, il viaggio.I personaggi fossatiani – in questo così simili a quelli di Francesco De Gregori – sembrano in continuo movimento, vi è fondamentalmente una sorta di nomadismo (dell’anima o reale) che spinge le persone a contrastare un’irrequietezza. interiore o data dalle contingenze politiche ed economiche. E a suggellare ulteriormente questo concetto, riportiamo il pensiero del professor Lorenzo Coveri, docente di Linguistica presso l’Università di Genova: ‘Questo del viaggio, del movimento, della ricerca inesausta, è forse uno dei temi portanti dell’esperienza di Fossati, uomo radicato come pochi nella sua terra e insieme aperto al nuovo, all’ignoto, all’infinito delle grandi distese marine’.
Buon compleanno Ivano, che il viaggio continui, quali che siano la forma e i paesaggi che vorrai attraversare.