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La storia su Instagram di Damiano

Il viaggio dei vincitori della 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana è partito dal Mei Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, dove si sono esibiti per la prima volta fuori dalle mura domestiche nel 2016. Quella domenica pomeriggio faentina li sta portando molto lontano. Damiano, voce del gruppo, ha postato una foto/confronto nelle sue storie di Instagram che ricorda questa tappa del loro successo. Nello scatto vediamo il gruppo, giovanissimo, ritratto in piazza del Popolo con alle spalle la Torre civica della città manfreda che ospita da sempre il MEI, manifestazione che ha spesso aperto la strada a carriere importanti nel mondo musicale, dando la possibilità a tanti emergenti di calcare il loro primo palco. Nel frame sottostante, il gruppo oggi, nella notte sanremese che li ha incoronati.

La manifestazione di Faenza è organizzata dal patron Giordano Sangiorgi: “Siamo particolarmente soddisfatti di questa edizione del Festival di Sanremo che ha aperto le sue porte a una intera nuova generazione musicale e sdoganato le porte a tutti i generi della musica indipendente ed emergente: lo dimostrano i premi che hanno ricevuto artisti come Colapesce Di Martino, artisti indipendenti dell’anno al MEI di Faenza dello scorso anno, Willie Peyote e Madame e la presenza sul podio di un cantautore come Ermal Meta che ha mosso i suoi primi passi nella scena indipendente con gli Ameba 4 e La Fame di Camilla, premiato due volte al MEI. Ma anche la grande attenzione che è stata data ad artisti come La Rappresentante di Lista, che ha vinto il Premio MEI come migliori artisti indipendenti al Sanremo 2021 insieme al Premio Nilla Pizzi per la migliore interpretazione vocale, che riceveranno a Faenza dal 1° al 3 ottobre 2021, Extraliscio, veri rivoluzionari del festival, Fulminacci, Ghemon, Gio Evan,  e artisti più storici dell’indie come Bugo, Lo Stato Sociale e tanti altri mentre tra i giovani Avincola e Greta Zuccoli hanno dovuto lasciare spazio a progetti più tradizionali”.

Tornando al 2016, i Måneskin salirono sul palco all’interno di Palazzo Laderchi, deputato alle band più rock. Dopo l’esibizione della domenica pomeriggio davanti a qualche decina di persone e con papà al seguito (la bassista, Victoria De Angelis, non era ancora maggiorenne, ndr), la band si regalò un giro per la città che possiamo apprezzare in una serie di immagini per immortalare il loro primo passo, ritenuto meritevole di un ricordo, profeticamente importante; li vediamo pieni di entusiasmo e fiducia (motivatissime) per il loro futuro artistico. Un viaggio che ora continua: voleranno a Rotterdam nel maggio di quest’anno con una responsabilità molto gravosa. Come tradizione e come da regolamento, il vincitore del Festival accede di diritto all’Eurovision, la manifestazione musicale più seguita al mondo, dove rappresenta l’Italia. Il concorso canoro, sfida tra paesi europei e non, è nato proprio ispirandosi a Sanremo, nel 1956. Come sempre gli artisti hanno facoltà di rifiutare la partecipazione – è successo alcune volte – e nel caso è la Rai a decidere chi proporre.

I Måneskin hanno subito manifestato la loro intenzione di partecipare all’ESC2021: sin dai primissimi istanti dalla consacrazione della loro vittoria sul palco dell’Ariston, pieni di gioia ed incredulità, hanno infatti anticipato, durante una diretta Instagram, che avrebbero accettato. La conferma è arrivata ufficialmente in queste ore e c’è ottimismo tra gli appassionati e nei canali social dedicati; sembrano essere apprezzati anche dal pubblico estero che li ritiene una “entry” forte, che può portare a casa la vittoria. Tweet divertiti anche per un’altra performance romagnola, quella nufolk degli Extraliscio.

 

A una possibile vittoria crede anche Amadeus: ha appena dichiarato che sarebbe felice di condurre l’Eurovision, se l’Italia trionfasse e riportasse dunque a casa la manifestazione. L’Italia ha vinto solo due volte: la prima nell’edizione 1964 svoltasi a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone Non ho l’età (per amarti), la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone Insieme: 1992. In seguito a queste vittorie l’Italia ha acquisito il diritto di organizzare l’edizione successiva della manifestazione, precisamente l’edizione 1965 a Napoli e quella del 1991, molto discussa e disastrosa a livello organizzativo, a Roma.

L’Italia, per la prima volta, presenterà dunque una performance piena di rock e con un pizzico di Romagna dentro. Speriamo sia di buon auspicio e non vediamo l’ora di tifare per loro!

Daniele Tigli

 

 

Qui ne parliamo con Giordano Sangiorgi, promoter musicale e culturale, ideatore e organizzatore del MEI – Meeting Etichette Indipendenti