Un tour estivo sold out, un nuovo singolo – “Golpe” – in uscita a settembre. Un album di inediti previsto per l’autunno, un appuntamento nei palazzetti, l’unica artista donna presente nella Top30 degli artisti italiani più ascoltati nel mondo in questo primo semestre 2025. Così Giorgia celebra i 30 anni dal Festival di Sanremo che l’ha consacrata con “Come saprei”. Nove appuntamenti – che inizialmente dovevano essere solo tre – con “Come saprei live 2025”, che ha fatto tappa al Teatro Greco di Siracusa con tre sold out – 25, 26 e 28 luglio – e che si chiuderà a settembre alla Reggia di Caserta.
“È stato un anno inaspettato, un regalo che sto ricevendo. Dietro c’è un grande lavoro di persone che ci credono e ci hanno creduto anche più di me. All’inizio della mia carriera ero molto rigida, mostravo una sicurezza che non rispecchiava la mia interiorità”, confessa la cantante romana durante l’incontro con i giornalisti prima dell’ultima esibizione a Siracusa. “Mi lasciavo guidare dall’istinto che copriva tutti i vuoti, ma a un certo punto mi sono chiesta se nel panorama musicale di oggi c’era ancora il mio posto. La risposta è stata affermativa, ma dietro il risultato c’è tanto allentamento. Per raggiungerlo devi lavorare ed essere attenta a tutto quello che accade, conoscere la musica e rispettarla”.Una delle lezioni che Giorgia ha imparato quest’anno? Sapersi affidare. E lo ha fatto durante il lavoro in studio per il nuovo singolo, “Golpe”, scritto da Calcutta con la produzione di Dardust. “Volevo tanto un pezzo così, ma non sapevo come sarebbe stato il risultato. Il lavoro che ho fatto in questo anno è stato rimettermi in gioco nella vocalità, cercando di essere me stessa ma diversa”. Un atto di umiltà, per un’artista che in trent’anni ha collezionato premi e numeri da capogiro, soprattutto nei confronti di se stessa. “Mi piace rimettermi a studiare, esce la mia vena secchiona”, scherza senza però nascondere le difficoltà. “Ci sono stati anche momenti difficili, alcuni passaggi risultavano forzati. Ho imparato a farmi trasportare dai pezzi, a spostare il focus più sulle parole che sulle note”.