Con Tears, secondo singolo estratto dal nuovo album Man’s Best Friend, Sabrina Carpenter continua a definire con ironia e sensualità il proprio immaginario musicale. Dopo Manchild, il brano mette al centro non tanto la spettacolarità dell’amore, quanto il valore dei gesti quotidiani: un po’ di iniziativa, lavare i piatti, montare un mobile IKEA, azioni semplici che però diventano il segno di responsabilità e cura. Nei versi Carpenter lega queste attenzioni alla comunicazione e al rispetto per le donne, definendo la sensibilità e l’intelligenza emotiva come qualità irrinunciabili di un partner.

Ma Tears non si limita alla riflessione, perché alterna la concretezza dei piccoli gesti a immagini sensuali e audaci: il ritornello unisce lacrime e desiderio, mostrando come emozione e fisicità possano fondersi. Il risultato è una canzone che diverte, provoca e invita a ripensare cosa davvero fa la differenza in una relazione.

Il video ufficiale, pubblicato il 29 agosto, sorprende ancora di più: Carpenter abbandona le atmosfere romantiche e cita il cult The Rocky Horror Picture Show, con la partecipazione magnetica di Colman Domingo, apparso anche in drag, in un mix teatrale e ironico che amplifica il messaggio del brano. Tears funziona perché rispecchia lo spirito del tempo: in un’epoca che chiede più consenso, attenzione e responsabilità, Sabrina Carpenter dimostra che non sono i gesti eclatanti a rendere irresistibile qualcuno, ma la capacità di esserci, con costanza e rispetto.