Con la sua immaginazione teatrale e un talento vocale sempre più riconosciuto, Chappell Roan continua a distinguersi nel panorama pop contemporaneo. Dopo aver conquistato il pubblico con brani ironici e liberatori come Good Luck, Babe!, la cantautrice americana mostra ora un lato più intimo con The Subway, il suo nuovo singolo pubblicato il 1° agosto 2025.
Il brano era già diventato oggetto di culto tra i fan, grazie a una performance iconica durante il Governors Ball del 2024: sul palco, Roan appariva vestita come una Statua della Libertà decadente, con la vernice verde a sgocciolare lungo il viso e la voce che, in mezzo al caos scenico, riusciva a tenere incollati migliaia di spettatori. The Subway, presentata per la prima volta in quell’occasione, colpì immediatamente per la sua delicatezza emotiva e il cambio di registro rispetto alle produzioni precedenti.
A distanza di più di un anno, la versione in studio della canzone arriva con una produzione firmata ancora una volta da Dan Nigro, già responsabile di molte hit recenti di Chappell Roan (e di collaborazioni di successo con Olivia Rodrigo). Ma stavolta il tappeto sonoro è diverso: niente synth scintillanti né coretti da dancefloor. The Subway è una ballata lenta, costruita su chitarre leggere e una produzione volutamente trattenuta. La voce è al centro, fragile ma incisiva, come se Roan stesse raccontando la sua storia direttamente all’orecchio dell’ascoltatore.
Il testo è un viaggio doloroso attraverso il ricordo di una ex amante: tutto inizia con un incontro casuale in metropolitana, un fugace momento che riapre ferite mai del tutto guarite. Roan canta della difficoltà di lasciar andare, della nostalgia che si insinua tra le fermate e dei pensieri che si accalcano in silenzio mentre il treno prosegue. “Counting the days until you’re just another girl on the subway”, canta, sperando che quel viso smetta di ferirla ogni volta che lo incrocia. Ma c’è anche una vena ironica nel finale: se la sofferenza non si placa, giura, è pronta a cambiare continente – o almeno a rifugiarsi nella gelida Saskatchewan.
In un post Instagram, l’artista ha raccontato quanto sia stato difficile dare forma definitiva al brano: “Suonava bene live, ma non riuscivamo a farlo funzionare in studio. Ho passato mesi a cercare di capire come tradurlo in qualcosa che fosse musicalmente coerente, visivamente potente ed emotivamente autentico.” Questo processo laborioso si riflette nel risultato: The Subway è forse la sua canzone più personale finora, e segna un passo importante nella sua evoluzione artistica.
Anche il videoclip, girato a New York a inizio luglio, racconta qualcosa di Roan e del suo immaginario. Tra le strade del Lower East Side, con una lunghissima parrucca rossa da cui sporge come una moderna Rapunzel urbana, l’artista crea ancora una volta un ponte tra favola e disillusione, ribaltando l’estetica pop classica per raccontare emozioni vere, spesso scomode.
Con The Subway, Chappell Roan continua a riscrivere le regole del pop: meno scintillante, più cruda, e decisamente più umana. E se il dolore può sembrare troppo grande per una canzone sola, lei trova comunque il modo di farlo diventare arte.
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