Categoria: RSD Magazine

di Elisa Gardini

“Senza musica la vita sarebbe un errore”, scriveva Nietzsche. E come dargli torto, quando la colonna sonora giusta sa trasformare un’immagine, un momento, un’emozione in un ricordo vivido?

Ecco alcuni film che hanno fatto scuola anche grazie alle loro musiche leggendarie:

Il laureato (The Graduate): la voce malinconica di Simon & Garfunkel accompagna le ansie e le scelte di un’intera generazione;

Theme from Shaft (Shaft – Il detective, 1971): un’icona del genere blaxploitation e un brano che ha vinto l’Oscar come miglior canzone nel 1972;

I Will Always Love You (Guardia del corpo, 1992): Whitney Houston incanta le scene e le classifiche, trasformando questo brano nel simbolo dell’amore eterno. Un successo da 45 milioni di copie.

Ognuna di queste colonne sonore ha creato un legame forte e duraturo con chi le ha ascoltate, diventando parte della memoria collettiva.

La magia di una colonna sonora sta nel rafforzare ciò che vediamo sullo schermo. Alcune note riescono a far volare l’azione, altre a dipingere il silenzio con emozioni in tempesta. È un’ alchimia tra immagine e suono che trascende il film e diventa simbolica.

In classifica troviamo anche altre tracce che hanno segnato i decenni: da Star Wars (John Williams) a Il padrino (Nino Rota), passando per La mission (Ennio Morricone), esempi che confermano come la musica sia parte dell’ anima del cinema.